Rimedi naturali e omeopatia sono veramente sicuri?

Gli omeopati, le erboristerie e i rimedi naturali sono una valida alternativa alle farmacie?
Ogni individuo vive la malattia come un’esperienza unica e la sensazione di non essere presi a cuore dal proprio dottore spinge a cercare metodi alternativi per curarsi. La sfiducia nei confronti della classe medica è in continuo aumento alimentata anche da alcuni casi di malasanità che hanno ricevuto una notevole attenzione mediatica.
La maggior parte delle discipline alternative alla medicina tradizionale nasce in un periodo in cui la scienza non era ancora matura per rimediare anche ai disturbi più banali, differentemente da oggi.
Santoni, guaritori, sensitivi, maghi e sciamani esistono dall’alba dei tempi e spendono molto del loro tempo conversando con i malati. Grazie al loro carisma riescono a convincere i loro clienti che possono guarirli o alleviare le loro sofferenze.
Ma è davvero così?
In realtà la maggior parte del sollievo che il malato riceve proviene dal famosissimo effetto placebo.
L’omeopatia si basa su principi filosofici risalenti al 1800 come ad esempio il principio della diluizione.
Secondo questa linea di pensiero, somministrando rimedi con principi attivi in dosi debolissime (una singola molecola ogni 6,02214179x1023 molecole di solvente) ritengono di ottenere grandi benefici senza effetti collaterali.
Metaforicamente è come se il principio attivo fosse una palla da tennis diluita nel volume del sistema solare. È facile intuire che l’effetto placebo è decisamente prevalente su quello della medicazione.
In molti sottolineano che i rimedi “prescritti” al di fuori delle studio medico sono del tutto naturali. Dunque si pensa che l'equilibrio fisiologico non verrà turbato e che si avranno solo effetti benefici.
Tuttavia, diversamente dai farmaci, che sono percepiti come "pericolosi veleni ricchi di effetti collaterali", integratori alimentari e infusi vengono assunti con leggerezza su consiglio della vicina di casa o di un lontano cugino. Magari anche accompagnati da manovre e manipolazioni privi di criterio medico.

Quali sono i rischi di questi prodotti?
I principi attivi sono sostanze in grado di alterare l’equilibrio delle cellule del nostro corpo. Essi sono contenuti nei farmaci, ma anche in numerosi cibi, piante e funghi. Tipico è l’esempio dell’acido acetilsalicilico di cui è ricca la corteccia di salice. Questa sostanza è utilizzata da tempo immemore contro l’infiammazione ed è oggi conosciuta come Aspirina.
Solitamente i principi attivi vengono isolati dalle foglie o prodotti artificialmente in laboratorio e prima di essere venduti, vengono clinicamente testati con il fine di evidenziare gli eventuali effetti tossici, poi quelli terapeutici ed infine trovare la dose ottimale.
Quindi quando utilizziamo un farmaco sappiamo esattamente quale dose di quel singolo principio attivo, che ha effetti collaterali noti e che viene assorbito in modo risaputo, stiamo somministrando, in un paziente che conosciamo per precedenti accertamenti medici.
Mentre quando un ciarlatano ci consiglia un rimedio naturale, non ha idea di che conseguenze questo possa avere sul nostro corpo.
Un integratore non fa parte della categoria dei farmaci, dunque non ha bisogno di essere testato accuratamente, ma solo di essere commestibile.
Non vengono indagati gli effetti collaterali, nè a breve, nè a lungo termine. Spesso contiene numerosi principi attivi che possono interferire tra loro, con alcuni farmaci, o con sostanze (come l’alcol) che assumiamo quotidianamente con leggerezza.
Ad esempio del banalissimo succo di pompelmo ha delle interazione farmacologiche con le prescrizioni che abbassano il colesterolo perchè contiene esattamente lo stesso principio attivo (le statine).
Inoltre, soprattutto per quanto riguarda gli infusi, non è nota nemmeno la dose dei diversi principi attivi che vengono rilasciati in acqua, né quanti e quali di questi siano realmente assorbiti.
Infine questo tipo di rimedi spesso non viene elencato quando il dottore chiede al paziente che sostanze assume rendendo ancor più difficile il lavoro del vostro medico che deve talvolta rimediare ai danni inflitti da questi rimedi fai-da-te.


Rimedio naturale
Farmaco
Numerosi principi attivi
Un solo principio attivo
Dosi sconosciute
Dose nota
Effetti collaterali ignoti
Effetti collaterali noti
Non necessita di studi clinici
Necessita di numerosi studi per essere approvato
Interferenze con altri composti o farmaci NON note
Interferenze farmacologiche note
Somministrato per sentito dire o da personale non qualificato
Somministrato da un medico
Spesso NON riferita all’esame clinico
Sempre noto al curante


Ciò non significa che il thè verde ed altre sostanze naturali non abbiano proprietà benefiche. Anzi, una dieta ricca di  anti-ossidanti ritarda l’invecchiamento e l’insorgenza di malattie cardiovascolari e cancerose. Inoltre nelle patologie con dolore cronico è preferibile ridurre l'uso di farmaci antidolorifici e preferire rimedi palliativi.
Infine l’agopuntura, solo se praticata da professionisti certificati, può essere un buon rimedio alla stregua delle tecniche consigliate dai medici fisiatri (laserterapia, termoterapia e TENS).
Tuttavia quando insorge un disturbo è preferibile rivolgersi ad un medico evitando di ricorrere a rimedi per sentito dire o affidarsi a personale non qualificato.

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